Apre al pubblico la Biblioteca Umanistica Paolotti
Conferenza stampa per l'apertura della Biblioteca Umanistica Paolotti
In questa prima fase di apertura sarà disponibile al pubblico la sala studio, situata al piano terra della ex-chiesa recentemente ristrutturata, che ospita 90 posti a sedere e offre l’accesso a scaffale aperto alle collezioni librarie attinenti la letteratura italiana, le scienze dell’informazione e le opere di consultazione generale. La sala studio è dotata di collegamento Wi-Fi e di alcune postazioni informatiche per la ricerca bibliografica e la consultazione delle risorse elettroniche.
Fin da ora saranno disponibili i servizi di informazione bibliografica, prestito e prestito interbibliotecario, fornitura di documenti, fotocopie e stampe e sarà messa a disposizione una postazione per utenti diversamente abili.
ll progetto sarà completato nei prossimi sei mesi con la progressiva apertura al pubblico degli altri locali al primo piano. A progetto ultimato la biblioteca metterà a disposizione circa 120.000 volumi, 500 periodici in abbonamento, gran parte dei quali a scaffale aperto, e 230 posti a sedere.
La Biblioteca del Polo Umanistico presso “I Paolotti” sarà al momento aperta al pubblico dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 18 e il venerdì dalle 9 alle 13.30. Una volta completato il progetto, l’orario di apertura sarà esteso anche al venerdì pomeriggio.
Rimarranno aperte, in questa fase transitoria, le strutture bibliotecarie di Filosofia, Filologia Classica e Storia, anch’esse ospitate nel Plesso D’Azeglio, con il seguente orario:
lunedì-venerdì 9.00-13.30
lunedì-giovedì 15.00-18.00 (solo Storia)
I complessi lavori di restauro del Plesso di S. Francesco di Paola, iniziati nel 2008, hanno interessato sia la ex-chiesa, i cui due campanili gemelli, detti “Torri dei Paolotti”, affacciano su strada D’Azeglio, sia il chiostro dell’ex convento, che già in parte ospitava aule e altri spazi in uso alla ex Facoltà di Lettere e Filosofia e che in seguito ai lavori è stato completamente rimesso a nuovo. I lavori di restauro sono stati eseguiti dall’Area Edilizia – Infrastrutture dell’Ateneo, diretta dall’ing. Lucio Mercadanti, con la supervisione della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Parma e Piacenza nella persona del Soprintendente arch. Luciano Serchia.